Con grande gioia siamo a fare i migliori complimenti alla nostra socia, Mary Montalto, per aver vinto il Nastro d’Argento 2022 per i migliori costumi di “Freaks Out”, per la regia di Gabriele Mainetti.
I Nastri vengono assegnati da 76 anni da una giuria di giornalisti iscritti al SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici), il cui direttivo anche quest’anno è presieduto da Laura Delli Colli. Nell’edizione di quest’anno, la cui premiazione si è svolta nella serata di ieri, 20 giugno, a Roma, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, "Marx può aspettare" di Marco Bellocchio è stato premiato come Film dell’anno.
"È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino ha vinto come Miglior Film.
Al lungometraggio del Premio Oscar napoletano sono andati anche altri cinque Nastri, compreso per il miglior produttore Lorenzo Mieli con Paolo Sorrentino in una produzione The Apartment, la fotografia di Daria D'Antonio e i premi alle attrici protagoniste Teresa Saponangelo e Luisa Ranieri.
Con quattro Nastri, Mario Martone vince per la migliore regia e con Ippolita Di Majo per la sceneggiatura di "Qui rido io" e “Nostalgia”; sempre per “Nostalgia”, premi anche per gli attori, Pierfrancesco Favino e in coppia Francesco Di Leva e Tommaso Ragno.
Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei giornalisti: con il Nastro per il miglior soggetto a Damiano e Fabio D’Innocenzo per "America Latina", il Premio Guglielmo Biraghi per gli esordienti al 21esimo anno segnala Filippo Scotti (“È stata la mano di Dio”) e Lina Siciliano (“Una femmina”) e insieme alla Fondazione Nobis un Premio collettivo va a “Giulia” di Ciro De Caro, il film più indipendente e low budget della selezione 2021-22, che racconta, con la leggerezza della commedia, lo smarrimento di una generazione ancora più evidente per gli effetti della lunga stagione di pandemia. Segnalato dalla giuria anche “A Chiara” con un Nastro speciale all’autore, Jonas Carpignano, e con il Premio Graziella Bonacchi all’attrice protagonista, Swamy Rotolo.

