VISCONTI - GARBUGLIA - TOSI
TALENTI INTRECCIATI
16 novembre/8 dicembre 2019
SCUDERIE ALDOBRANDINI - FRASCATI
a cura di Lorenzo Baraldi, Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Alessandra di Fiore, Italo Moscati
Una magnifica mostra presso le Scuderia Aldobrandini nel comune di Frascati, rende omaggio a tre grandi personaggi che hanno creato opere immortali grazie ai loro "Talenti intrecciati": Visconti, Garbuglia, Tosi.
Una rassegna cinematografica per rendere omaggio a quell’incrocio di artigianalità che rende possibile la magia del cinema: non solo il lavoro del regista demiurgo, dunque, ma anche quello di scenografi e costumisti, collaboratori senza cui l’ingranaggio filmico non può prendere vita.
Organizzato dalla Associazione Scenografi Costumisti e Arredatori Italiani (la A.S.C.), instancabile nella volontà di rendere noto ai più il mestiere di quelli che per molti non sono che “soliti ignoti”, il progetto è stato curato da Lorenzo Baraldi, Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Alessandra Di Fiore e Italo Moscati in collaborazione con la Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di cinematografia.
Si ringraziano: il CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA - CINETECA NAZIONALE
Daniela Massidda Garbuglia, Manuela Tursi, Gloria Fegiz
per l’ASC: B. Amalfitano, D. Giovannoni, L. Nigri, M. Tasciotti, L. Lupi.
GIANINI E LUZZATI
CINEMA DI ANIMAZIONE
16 novembre /
8 dicembre 2019
SCUDERIE ALDOBRANDINI - FRASCATI
orario di apertura:
martedi-venerdi 10.00/18.00 | sabato e domenica 10.30/19.00
a cura di Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Lucia Nigri, Carla Rezza Gianini
Durante il periodo della mostra verranno proiettati i film di animazione alle Scuderie Aldobrandini piazza G.Marconi 6 Frascati.
"Omaggio a Rossini" domenica 24 novembre alle 17.00
"Tutti i Pulcinella" domenica 1 dicembre ore 17.00
"Il Flauto Magico" venerdì 6 dicembre ore 17.00
Due amici, due compagni di viaggio uniti dalla passione per il cinema. Emanuele Luzzati e Giulio Gianini si sono conosciuti per gioco verso la metà degli anni ’50 davanti ad un teatrino di burattini e da lì hanno intrapreso un viaggio che lì ha portati, per ben due volte, fino alla cerimonia degli Oscar, consacrandoli definitivamente come due personalità decisive per l’affermazione del cinema d’animazione italiano nel mondo.
Una grande esposizione dal titolo Lele Luzzati e Giulio Gianini: cinema di animazione, che comprende circa trenta ingrandimenti fotografici estrapolati dalle scenografie e dai personaggi creati a mano da Luzzati e animati (e mossi registicamente) da Gianini. Una magnifica selezione con bozzetti relativi a La Gazza Ladra, Pulcinella, Papageno e Papagena, Ali Babà e tanti altri messa a disposizione da Carla Rezza Gianini, dal Museo Luzzati e dalla Fondazione Teatro della Tosse, accompagnata da una rassegna cinematografica, con i più interessanti film di animazione ideati e prodotti dai due grandi artisti. L’esposizione e la rassegna sono state volute e prodotte dalla A.S.C. (Associazione Italiana Scenografi, Costumisti, Arredatori) nelle persone dei suoi curatori Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Lucia Nigri e Carla Rezza Gianini.
Luzzati, genovese della buona borghesia ebraica, si diploma all’Ecole des Beaux Arts di Losanna dove nel frattempo era stato costretto a rifugiarsi a causa delle leggi razziali introdotte dal fascismo. Insieme ad altri “esuli” rientra in Italia nel 1945, all’indomani della liberazione e inizia la sua attività di scenografo e costumista in teatro. È nella seconda metà degli anni ’50 che incontra, grazie ad amici in comune, Giulio Gianini, scenografo romano diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, già attivo nel mondo del cinema come direttore della fotografia, soprattutto quella a colori (fu uno dei pionieri della nuova tecnica). Il teatrino di burattini che Gianini possedeva e con il quale si dilettava in spettacoli ad uso di parenti e amici, fornì l’occasione di una prima collaborazione tra i due. Gianini chiese allo scenografo di dipingere un boccascena per quel prezioso giocattolo, Luzzati che condivideva la stessa passione, non se lo fece ripetere due volte.
Nel tempo Luzzati e Gianini si sono affermati come la coppia d’oro del cinema d’animazione italiano. Accomunati dalle medesime passioni, la loro genialità si è messa al servizio di un fortunato sodalizio che ha generato una serie di opere dalle immagini estremamente divertenti e di una bellezza eccezionale, due delle quali hanno ottenuto la nomination agli Oscar come Miglior Cortometraggio d’Animazione: La gazza ladra (1966) e Pulcinella (1974).
Grazie alla tecnica del découpage, il cinema di Luzzati e Gianini ha inglobato tutta la cultura del teatro: i personaggi, sebbene siano solamente pezzetti di carta che si spostano sui fondali, sembrano uscire da questi stessi scenari per diventare colore in movimento. Una poesia animata che, tramite l'utilizzo di tinte accese e luminose e il gioco di sfumature, ha creato una profusione di colori sgargianti che rendono vivi i protagonisti, quasi come se tendessero le loro mani verso gli spettatori.
Insieme, Luzzati e Gianini hanno realizzato alcuni dei capolavori della storia del cinema d'animazione italiano che li hanno resi due degli artisti più amati e ammirati del nostro tempo. Grazie alla rassegna che accompagnerà la mostra per tutto il mese di ottobre sarà possibile apprezzare parte di questo immenso lavoro e scoprire dei gioielli di rara bellezza come i tre film ispirati alla musica di Gioacchino Rossini La gazza ladra del 1964, L’italiana in Algeri del 1968, Pulcinella del 1973 o l’opera Il flauto magico del 1978, basato sull'omonimo singspiel del 1791 musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder. E poi ancora Pulcinella e il pesce magico, L’uccello di fuoco, I Paladini di Francia, La casa dei suoni fino ad arrivare a Jerusalem, opera carica di colori e fantasia, commissionata dal sindaco della città israeliana, che in 14’ racconta tremila anni di storia della città, tra battaglie, lotte e spera
GIANINI E LUZZATI
CINEMA DI ANIMAZIONE
16 novembre /
8 dicembre 2019
SCUDERIE ALDOBRANDINI - FRASCATI
orario di apertura:
martedi-venerdi 10.00/18.00 | sabato e domenica 10.30/19.00
a cura di Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Lucia Nigri, Carla Rezza Gianini
Durante il periodo della mostra verranno proiettati i film di animazione alle Scuderie Aldobrandini piazza G.Marconi 6 Frascati.
"Omaggio a Rossini" domenica 24 novembre alle 17.00
"Tutti i Pulcinella" domenica 1 dicembre ore 17.00
"Il Flauto Magico" venerdì 6 dicembre ore 17.00
Due amici, due compagni di viaggio uniti dalla passione per il cinema. Emanuele Luzzati e Giulio Gianini si sono conosciuti per gioco verso la metà degli anni ’50 davanti ad un teatrino di burattini e da lì hanno intrapreso un viaggio che lì ha portati, per ben due volte, fino alla cerimonia degli Oscar, consacrandoli definitivamente come due personalità decisive per l’affermazione del cinema d’animazione italiano nel mondo.
Una grande esposizione dal titolo Lele Luzzati e Giulio Gianini: cinema di animazione, che comprende circa trenta ingrandimenti fotografici estrapolati dalle scenografie e dai personaggi creati a mano da Luzzati e animati (e mossi registicamente) da Gianini. Una magnifica selezione con bozzetti relativi a La Gazza Ladra, Pulcinella, Papageno e Papagena, Ali Babà e tanti altri messa a disposizione da Carla Rezza Gianini, dal Museo Luzzati e dalla Fondazione Teatro della Tosse, accompagnata da una rassegna cinematografica, con i più interessanti film di animazione ideati e prodotti dai due grandi artisti. L’esposizione e la rassegna sono state volute e prodotte dalla A.S.C. (Associazione Italiana Scenografi, Costumisti, Arredatori) nelle persone dei suoi curatori Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Lucia Nigri e Carla Rezza Gianini.
Luzzati, genovese della buona borghesia ebraica, si diploma all’Ecole des Beaux Arts di Losanna dove nel frattempo era stato costretto a rifugiarsi a causa delle leggi razziali introdotte dal fascismo. Insieme ad altri “esuli” rientra in Italia nel 1945, all’indomani della liberazione e inizia la sua attività di scenografo e costumista in teatro. È nella seconda metà degli anni ’50 che incontra, grazie ad amici in comune, Giulio Gianini, scenografo romano diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, già attivo nel mondo del cinema come direttore della fotografia, soprattutto quella a colori (fu uno dei pionieri della nuova tecnica). Il teatrino di burattini che Gianini possedeva e con il quale si dilettava in spettacoli ad uso di parenti e amici, fornì l’occasione di una prima collaborazione tra i due. Gianini chiese allo scenografo di dipingere un boccascena per quel prezioso giocattolo, Luzzati che condivideva la stessa passione, non se lo fece ripetere due volte.
Nel tempo Luzzati e Gianini si sono affermati come la coppia d’oro del cinema d’animazione italiano. Accomunati dalle medesime passioni, la loro genialità si è messa al servizio di un fortunato sodalizio che ha generato una serie di opere dalle immagini estremamente divertenti e di una bellezza eccezionale, due delle quali hanno ottenuto la nomination agli Oscar come Miglior Cortometraggio d’Animazione: La gazza ladra (1966) e Pulcinella (1974).
Grazie alla tecnica del découpage, il cinema di Luzzati e Gianini ha inglobato tutta la cultura del teatro: i personaggi, sebbene siano solamente pezzetti di carta che si spostano sui fondali, sembrano uscire da questi stessi scenari per diventare colore in movimento. Una poesia animata che, tramite l'utilizzo di tinte accese e luminose e il gioco di sfumature, ha creato una profusione di colori sgargianti che rendono vivi i protagonisti, quasi come se tendessero le loro mani verso gli spettatori.
Insieme, Luzzati e Gianini hanno realizzato alcuni dei capolavori della storia del cinema d'animazione italiano che li hanno resi due degli artisti più amati e ammirati del nostro tempo. Grazie alla rassegna che accompagnerà la mostra per tutto il mese di ottobre sarà possibile apprezzare parte di questo immenso lavoro e scoprire dei gioielli di rara bellezza come i tre film ispirati alla musica di Gioacchino Rossini La gazza ladra del 1964, L’italiana in Algeri del 1968, Pulcinella del 1973 o l’opera Il flauto magico del 1978, basato sull'omonimo singspiel del 1791 musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder. E poi ancora Pulcinella e il pesce magico, L’uccello di fuoco, I Paladini di Francia, La casa dei suoni fino ad arrivare a Jerusalem, opera carica di colori e fantasia, commissionata dal sindaco della città israeliana, che in 14’ racconta tremila anni di storia della città, tra battaglie, lotte e spera
VISCONTI - GARBUGLIA - TOSI
TALENTI INTRECCIATI
16 novembre/8 dicembre 2019
SCUDERIE ALDOBRANDINI - FRASCATI
orario di apertura:
martedi-venerdi 10.00/18.00 | sabato e domenica 10.30/19.30
a cura di Lorenzo Baraldi, Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Alessandra di Fiore, Italo Moscati
Una magnifica mostra presso le Scuderia Aldobrandini nel comune di Frascati, rende omaggio a tre grandi personaggi che hanno creato opere immortali grazie ai loro "Talenti intrecciati": Visconti, Garbuglia, Tosi.
Una rassegna cinematografica per rendere omaggio a quell’incrocio di artigianalità che rende possibile la magia del cinema: non solo il lavoro del regista demiurgo, dunque, ma anche quello di scenografi e costumisti, collaboratori senza cui l’ingranaggio filmico non può prendere vita.
Organizzato dalla Associazione Scenografi Costumisti e Arredatori Italiani (la A.S.C.), instancabile nella volontà di rendere noto ai più il mestiere di quelli che per molti non sono che “soliti ignoti”, il progetto è stato curato da Lorenzo Baraldi, Alida Cappellini, Giovanni Licheri, Alessandra Di Fiore e Italo Moscati in collaborazione con la Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di cinematografia.
Si ringraziano: il CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA - CINETECA NAZIONALE
Daniela Massidda Garbuglia, Manuela Tursi, Gloria Fegiz
per l’ASC: B. Amalfitano, D. Giovannoni, L. Nigri, M. Tasciotti, L. Lupi.
CARI SOCI,
UN PICCOLO REPORT SUL MERAVIGLIOSO INCONTRO DEI NOSTRI SOCI COSTUMISTI CON DEBORAH LANDIS, RAPPRESENTANTE DELL’ACADEMY, CHE HA RISCOSSO UN ENORME SUCCESSO DI PUBBLICO.
Sala piena, al MAXXI il 24 ottobre, per il panel Costume Design… Italian Style, organizzato dall’Academy of Motion Picture, Arts and Sciences e la Festa del Cinema di Roma in collaborazione con ASC, Istituto Luce Cinecittà e il supporto di Swarovski.
A moderare l’incontro Deborah Nadoolman Landis, celeberrima costumista che oltre a dirigere il David C. Copley Center for Costume Design della UCLA è membro dell’Academy of Motion Picture Arts & Sciences, Costume Branch.
Con lei sul palco, i nostri soci costumisti Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli (membri dell’Academy), Eva Coen, Stefano de Nardis e Daniela Ciancio (Member, Academy of Motion Picture Arts and Sciences).
Tanti i giovani presenti, affascinati dai racconti della mitica costumista (è a lei che si deve il fedora e il gilet indossati dall’Indiana Jones interpretato da Harrison Ford e la giacca di pelle rossa usata da Michael Jackson in Thriller) e dagli interventi dei nostri soci ASC, che hanno condiviso con il pubblico non solo ricordi e aneddoti sul set, ma hanno raccontato le difficoltà che si incontrano durante la preparazione di un film e la passione condivisa da tutti per il cinema e il lavoro d’equipe che permette di mettere in scena la visione del regista.
Il panel capitolino si iscrive in un programma itinerante organizzato dalla Academy che ha toccato anche la Francia e la Spagna e andrà nei prossimi anni a Berlino e a Mosca: «In ogni luogo parliamo la lingua del posto, ma noi costumisti parliamo la stessa lingua perché siamo una grande comunità», ha spiegato la Landis, che ha poi aggiunto: «Facciamo un lavoro molto diverso da quello degli stilisti, perché non disegniamo moda. Non ci limitiamo a fornire degli abiti con cui vestire gli attori, ma cerchiamo l’anima dei personaggi e aiutiamo gli attori a trovarla».
La mattinata è trascorsa tra le domande e risposte dei 6 costumisti, da qual è il costume migliore («quello che si sa fondere con tutto il resto», ha risposto Stefano de Nardis) all’importanza di essere dentro la scenografia e la regia e organici al resto del film da parte del costumista, come ha sottolineato Eva Coen; Gabriella Pescucci ha evidenziato quanto sia fondamentale e quanto sia esaltante il lavoro di equipe, mentre Carlo Poggioli ha raccontato la soddisfazione di vincere le sfide, a volte al limite, che un film o un regista pongono alla creatività del costumista.
In chiusura, Deborah Landis ha voluto fare una raccomandazione ai molti studenti tra il pubblico: «Per fare questo mestiere ci vuole enorme passione e dedizione; ed è meglio iniziare a lavorare nei magazzini ed essere dei buoni assistenti a costumisti eccellenti per acquistare competenze e abilità nell’ombra prima di diventare costumista».
A seguire un delizioso aperitivo offerto dall’organizzazione, durante il quale sono continuati scambi di opinioni fra tutti i presenti sul tema del panel e su nuove proposte di collaborazione fra l’Academy e la nostra Associazione.
IC - CUNY ITALIAN CINEMA CUNY - MASTERCLASS |
NEW YORK - 31 OTTOBRE 2019
IC - CUNY ITALIAN CINEMA CUNY - MASTERCLASS |
NEW YORK - 31 OTTOBRE 2019
Cari soci,
un piccolo report sul meraviglioso incontro dei nostri soci costumisti con Deborah Landis, rappresentante dell’Academy, che ha riscosso un enorme successo di pubblico.
Sala piena, al MAXXI il 24 ottobre, per il panel Costume Design… Italian Style, organizzato dall’Academy of Motion Picture, Arts and Sciences e la Festa del Cinema di Roma in collaborazione con ASC, Istituto Luce Cinecittà e il supporto di Swarovski.
A moderare l’incontro Deborah Nadoolman Landis, celeberrima costumista che oltre a dirigere il David C. Copley Center for Costume Design della UCLA è membro dell’Academy of Motion Picture Arts & Sciences, Costume Branch.
Con lei sul palco, i nostri soci costumisti Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli (membri dell’Academy), Eva Coen, Stefano de Nardis e Daniela Ciancio (Member, Academy of Motion Picture Arts and Sciences).
Tanti i giovani presenti, affascinati dai racconti della mitica costumista (è a lei che si deve il fedora e il gilet indossati dall’Indiana Jones interpretato da Harrison Ford e la giacca di pelle rossa usata da Michael Jackson in Thriller) e dagli interventi dei nostri soci ASC, che hanno condiviso con il pubblico non solo ricordi e aneddoti sul set, ma hanno raccontato le difficoltà che si incontrano durante la preparazione di un film e la passione condivisa da tutti per il cinema e il lavoro d’equipe che permette di mettere in scena la visione del regista.
Il panel capitolino si iscrive in un programma itinerante organizzato dalla Academy che ha toccato anche la Francia e la Spagna e andrà nei prossimi anni a Berlino e a Mosca: «In ogni luogo parliamo la lingua del posto, ma noi costumisti parliamo la stessa lingua perché siamo una grande comunità», ha spiegato la Landis, che ha poi aggiunto: «Facciamo un lavoro molto diverso da quello degli stilisti, perché non disegniamo moda. Non ci limitiamo a fornire degli abiti con cui vestire gli attori, ma cerchiamo l’anima dei personaggi e aiutiamo gli attori a trovarla».
La mattinata è trascorsa tra le domande e risposte dei 6 costumisti, da qual è il costume migliore («quello che si sa fondere con tutto il resto», ha risposto Stefano de Nardis) all’importanza di essere dentro la scenografia e la regia e organici al resto del film da parte del costumista, come ha sottolineato Eva Coen; Gabriella Pescucci ha evidenziato quanto sia fondamentale e quanto sia esaltante il lavoro di equipe, mentre Carlo Poggioli ha raccontato la soddisfazione di vincere le sfide, a volte al limite, che un film o un regista pongono alla creatività del costumista.
In chiusura, Deborah Landis ha voluto fare una raccomandazione ai molti studenti tra il pubblico: «Per fare questo mestiere ci vuole enorme passione e dedizione; ed è meglio iniziare a lavorare nei magazzini ed essere dei buoni assistenti a costumisti eccellenti per acquistare competenze e abilità nell’ombra prima di diventare costumista».
A seguire un delizioso aperitivo offerto dall’organizzazione, durante il quale sono continuati scambi di opinioni fra tutti i presenti sul tema del panel e su nuove proposte di collaborazione fra l’Academy e la nostra Associazione.
COMUNICATO ASSEMBLEA 19 OTTOBRE
AGGIORNAMENTO TRATTATIVE
NUOVO CONTRATTO LAVORATORI TROUPES